Ludovica Di Donato, attrice romana, classe 1986, è letteralmente esplosa sui social network durante la pandemia come l’interprete che ti insegna a recitare, soprattutto su TIK TOK e IG, dove ha un seguito di oltre 500K. Dai social ad una vera e propria scuola di recitazione online, è nata così “Imparare a recitare – Il metodo di Ludovica Di Donato”, l’attrice che ti insegna a recitare. Ha una carriera ultra decennale che l’ha vista calcare i palchi dei più grandi teatri italiani. Con lei abbiamo parlato di social e della sua  carriera.

Ludovica, partiamo dagli inizi. Tu e la recitazione: quando è scoccata la scintilla?

“Nella pancia di mamma. Questa domanda mi viene fatta spesso ed ogni volta non riesco a trovare il momento esatto in cui mi sono innamorata della recitazione, quindi, con il tempo, ho tratto le mie conclusioni: sono nata così. Non ho ricordi in cui qualcuno mi ha fatto conoscere la recitazione. Lo facevo e basta; nessuno me lo ha insegnato e nessuno mi ha fatto vedere come potevo farlo. Io sapevo solo che mi piaceva farlo e che a 8/9 anni vincevo i miei primi Oscar. In Accademia poi ho avuto la possibilità di studiare in modo più approfondito gli aspetti meravigliosi dell’essere umano che entrano in gioco nel momento in cui si porta in scena un personaggio. E lì è stato ancora più bello”.

Cosa vuol dire essere attrice per te?

“Semplicemente comunicare. È il mio alfabeto”.

Ti sei esibita nei palcoscenici più importanti, quale valore ha il teatro per te?

“È la mia casa in montagna. Quella calda, profumata, che sa di buono e di dolci ricordi. Mi piace invitare il mio pubblico in questa casa, farli accomodare ed essere il più ospitale possibile, rendendogli un servizio impeccabile. In che modo? Facendoli emozionare, ridere e pensare”.

Il significato della parola emozione per un’attrice?

“Ciò a cui reagire Veramente. Nella vita si reagisce sempre. Ad una notizia, davanti ad un quadro, ad un pensiero, nel vedere una persona, ad un’emozione. Un bravo attore deve fare lo stesso, davvero, mediante uno studio certosino, l’attore deve maturare e interiorizzare quelle emozioni alle quali reagire, con il cuore. Altrimenti sono solo parole vuote”.

Sei una vera e propria star su Tik Tok. Ci racconti come hai iniziato?

“Un mix tra curiosità, gioco e studio. Ero scettica devo dire la verità; la conoscevo solo come la piattaforma dove i ragazzi ballavano, ma se devo parlare (bene o male) di qualcosa devo sapere di cosa sto parlando. E allora ho scaricato TikTok. Per fortuna”.

La pandemia, in un certo senso, ti ha permesso di “esplodere” sui social network. Ci spieghi meglio?

“Ho scaricato TikTok un paio di mesi circa prima del primo lockdown. Nel frattempo ero cresciuta di followers e i ragazzi che mi seguivano erano molto presenti. Io dal mio canto mi divertivo sì, ma sentivo l’esigenza di portare quel quid in più come creator. Col tempo mi sono accorta che molti degli adolescenti presenti sulla piattaforma si dilettavano, non solo a ballare, ma anche a recitare. E allora mi son detta: perché non fare dei live dove impartisco lezioni di recitazione? E così una volta a settimana ho cominciato ad “incontrarmi” in live con i miei followers spiegandogli la dizione, lo studio del personaggio etc etc… Poi, un giorno, qualcuno mi ha chiesto se facevo delle vere e proprie lezioni private ed io ho colto la palla al balzo. Continuando a lavorare sui social alternando contenuti didattici e contenuti di puro intrattenimento ho continuato a crescere di numeri e di allievi. Ed eccomi qui”.

I pro e i contro di Tik Tok?

“Un pro: sicuramente aver dato modo a molte figure professionali di essere rivalutate. Con lo scoppio della pandemia molti professionisti hanno sfruttato la piattaforma per farsi conoscere ma soprattutto per dare consigli utilissimi ai ragazzi (io per prima seguo molti profili). Seguo psicologi, ginecologhe, nutrizionisti, personal trainer, insegnanti di inglese. Sembra quasi una scuola “cool” su un social. Innovazione pura per me. Un contro? E’ “una droga”.  Pensi: “Sto su tik tok 10 min” e poi sono passate 3 ore. Ma come ogni cosa, è solo l’uso che ne fai che ne fa la differenza”.

E dei social?

“Se dovessi individuare un contro dei social in generale, probabilmente indicherei i costanti “input” che generano e ai quali siamo sottoposti; e quando c’è troppa scelta non sai mai cosa scegliere. Questo dal punto di vista umano, relazionale, economico, commerciale. Sembra che tutto sia così facilmente sostituibile con i social: dal rossetto all’essere umano. Un pro? I costanti input che generano e ai quali siamo sottoposti. Mi ripeto: tutto dipende dall’uso che ne se fa. A me piace sbirciare sui social, ricercare, studiare, curiosare, scoprire ogni giorno qualcosa che non sapevo. Ma applico degli enormi filtri perché se tutti dicono tutto allora nessuno sta dicendo niente”.

Come stai vivendo e come hai vissuto questo difficile periodo storico?

“Devo dire la verità: ora comincia a pesarmi un po’. Mi manca quella libertà di poter dire “stasera non mi va di uscire” invece di “stasera non posso uscire”. All’inizio ho apprezzato molto lo stare a casa e riposarmi un po’ – anche se di fatto ho lavorato tantissimo – ma avevo bisogno di casa mia, del mio letto, del mio divano, avevo bisogno di riposo fisico e psichico. Forse non è un caso che proprio nel momento in cui mi sono fermata di più ho realizzato una delle cose più importanti e più belle della mia vita”.

I tuoi prossimi progetti?

“Ne ho due bellissimi in cantiere che spero di portare alla luce prima dell’estate. Non credevo di doverlo dire mai ma per scaramanzia non ne parlo. Restate in ascolto”.

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Quando la musica, il cinema, il teatro e la televisione si uniscono al giornalismo dando vita a una passione costante per l'arte, lo spettacolo è inevitabile. Dopo aver collaborato con il quotidiano Infooggi (redazione siciliana) occupandosi di criminalità organizzata, ha aperto anche la rubrica settimanale “Così è (se gli pare)” di cui era anche responsabile con Alessandro Bertolucci. Ha collaborato con i quotidiani La Nostra Voce, Resto al Sud e con il mensile IN Magazine. Attualmente collabora con il Corriere Romagna che ha sede a Rimini, con il mensile PrimaFila Magazine che si occupa di cinema e libri, ed in ultimo ma non per importanza, con Showinair.news, l'attuale Testata Giornalistica, con articoli e interviste inedite a personaggi dello spettacolo del cinema, televisione, teatro, musica e articoli di cultura.