Alla fine degli anni ’60, Madame Claude regnava su Parigi e oltre, grazie alla sua fiorente attività. Reinventando i codici della prostituzione, prendendo in prestito quelli della borghesia e inventandosi un passato rispettabile, è diventata una temuta e stimata imprenditrice nel mondo politico della criminalità organizzata. Donna di potere in un ambiente e in un’epoca di uomini, alla vigilia dei grandi movimenti per la liberazione delle donne, sarà anche testimone della fine di un’epoca. Il suo incontro con Sidonie le cambierà per sempre la vita, si prenderà cura di lei fino a farla diventare il suo braccio destro, con gli accessi alla lista dei clienti, ai conti. Ma non avrebbe potuto immaginare che proprio lei sarebbe stata la causa della sua caduta. Da venerdì 2 aprile 2021 su Netflix è arrivato il film francese “Madame Claude”. Diretto da Sylvie Verheyde, si tratta di un film prodotto da Netflix e racconta la vera storia di Fernande Grudet, una delle più potenti prostitute francesi negli anni sessanta conosciuta con il nome di Madame Claude. Si tratta di una donna che, come certe dame del Seicento, Settecento, Ottocento teneva in pugno la Francia e i suoi (uomini) potenti. Solo che al posto dei salotti e degli intellettuali, lei gestiva un bordello (a un certo punto arrivò ad affittare un hotel) e usava il sesso. Le sue ragazze si chiamavano “claudettes”. Si vocifera che tra i clienti ci fossero anche John F. Kennedy e Gianni Agnelli. Dopo un giorno dal rilascio su Netflix, il film è già in sesta posizione nella Top Ten dei titoli più popolari in Italia, e secondo in quella dei soli film. Le riprese del film sono state realizzate nel 2019 a Parigi e a Nizza. Nel cast ci sono Karole Rocher (la protagonista), Garance Marillier, Hasia Herzi, Annabelle Belmondo e Roschdy Zem.