Arianna vive una vita sostanzialmente tranquilla a fianco del marito. Quando il coniuge viene assassinato, la sua esistenza crolla. Sola contro tutti, dovrà fare i conti con l’accusa di omicidio. La donna dovrà nascondersi, diventando così una fuggitiva e dovrà cercare di scoprire anche il vero autore del delitto. Durante la sua fuga, Arianna dovrà riconquistarsi anche l’affetto del figlio che ha perso nel tempo e sarà pronta a tutto pur di farsi amare di nuovo. A partire da lunedì 5 aprile vedremo in prima serata su Rai1 “LA FUGGITIVA” con protagonista la nota attrice italiana Vittoria Puccini. La fiction sarebbe dovuta andare in onda nel 2020, ma a causa dell’emergenza Covid ci sono stati dei ritardi nelle riprese e così la sua messa in onda è slittata nella primavera 2021. Oltre a Nicola Lusuardi, Alessandro Fabbri, Federico Gnesini e a Carlo Carlei (quest’ultimo è anche il regista), la sceneggiatura porta la firma ancora una volta di Salvatore Basile, penna di indiscutibile bravura per la Rai, con cui abbiamo parlato. Quella che vedremo è un’avventura a ostacoli che ci terrà con il fiato sospeso fino alla fine.
Salvatore, com’è nata questa nuova avventura televisiva?
“E’ nata alcuni anni fa durante una chiacchierata con Nicola Lusuardi: volevamo raccontare una donna particolare, con un passato sepolto che tornava a galla all’improvviso, a seguito di un evento traumatico. Ci interessava esplorare in che maniera si cerca di rimuovere il dolore e come quel dolore rimosso, invece, può aiutare a risolvere le situazioni più imprevedibili se risale alla memoria. Poi siamo passati alla scrittura, che è durata davvero a lungo, insieme ad Alessandro Fabbri, Federico Gnesini e a Carlo Carlei che ha curato la regia della serie”.
Ci racconti un po’ chi è Arianna?
“Arianna è una donna che ha lottato per riconquistare una vita serene, dopo un trauma infantile. Quando era bambina, i suoi genitori furono uccisi nel corso di una rapina e lei fu portata via dal basista della banda, che nel frattempo si era affezionato a lei lavorando come giardiniere nella villa di famiglia. Ha trascorso l’infanzia al seguito del suo rapitore, vivendo la guerra dei Balcani, ha imparato l’arte della sopravvivenza e della lotta, diventando una “macchina da guerra” anche se ancora ragazzina. Poi è riuscita a tornare in Italia e a dimenticare il passato. E’ felicemente sposata, ha un figlio che ama. Ma, all’improvviso, suo marito viene ucciso e lei accusata dell’omicidio. E’ a quel punto che il suo passato di guerriera ritorna a galla. E l’aiuta a ristabilire la verità sulla morte del marito. E non solo…”.
Action, avventura, sentimento e famiglia. Potremmo definire con queste quattro parole la fiction?
“Direi proprio di sì. E’ un prodotto decisamente “action” ma anche pieno di risvolti umani, sentimentali, sociali e… di sorprese”.
Perché chiamare questa serie tv proprio La fuggitiva?
“Ci siamo rifatti al famoso film “Il fuggitivo” che ha un innesco molto simile. Ci sembrava giusto rendere omaggio a una pellicola ancora oggi molto appassionante, anche per dichiarare con immediatezza il genere della serie”.
Oggi da chi e da cosa si dovrebbe fuggire?
“Dall’indifferenza, prima di tutto. E, soprattutto oggi, dalla mancanza di informazione, di approfondimento, dalla negazione della memoria, dagli opportunisti, dall’assenza di senso comune, dalla rassegnazione (che tra l’altro è un valore esplorato in questa serie). La lista è lunga, purtroppo”.
Per quali motivi scegliere proprio Vittoria Puccini come protagonista?
“Credo che il regista, Carlo Carlei, abbia scelto una delle attrici più adatte in assoluto al ruolo. Vittoria è un’attrice completa, scrupolosa, brava quanto bella. Oltre a ciò, credo che abbia tutti i toni del dolore nello sguardo. E, a quanto ho visto, è riuscita benissimo a rendere tutte le sfumature del personaggio”.
Cosa ti piacerebbe arrivasse di questa tua ennesima fatica?
“Visto il periodo che stiamo vivendo, vorrei solo che il pubblico che seguirà “La fuggitiva” riuscisse a rilassarsi, divertirsi, sorprendersi… e distrarsi dai problemi di tutti noi, per quattro lunedì di seguito. Non chiedo altro: sarebbe già una grande soddisfazione”.
I tuoi prossimi progetti?
“Sono al lavoro sulla seconda stagione del commissario Ricciardi e su un family innovativo al quale tengo moltissimo. Speriamo…”.