Un viaggio. Un amore. Una vita. Sono questi gli elementi che scandiscono la grande storia del campione Francesco Totti, nella serie “Speravo de morì prima”, la nuova produzione originale Sky che ripercorre il percorso insuperabile del calciatore della Roma. I sei episodi, diretti da Luca Ribuoli (“La mafia uccide solo d’estate” e molto altro) e tratti da “Un capitano”, scritto dallo stesso Totti con Paolo Condò, vedono il giovane attore e regista Pietro Castellitto nei panni dell’ex numero 10 giallorosso. Al centro della vicenda: gli ultimi due anni dello sportivo prima del ritiro definitivo dalle scene, tra trionfi, delusioni e svolte. Seguendo la struttura della dramedy, “Speravo de morì prima” mostra comunque i momenti salienti di tutti i 27 anni di Francesco Totti tra le fila della Roma, di cui è diventato capitano e simbolo insostituibile. Insostituibile almeno fino al ritorno sulla panchina capitolina di Luciano Spalletti (qui interpretato da Gian Marco Tognazzi), che spinge il campione verso uno dei più struggenti addii al pallone nella storia del calcio italiano. Nella serie non mancano l’amore e la famiglia, con la presenza costante di Ilary Blasi che qui ha il volto di Greta Scarano, e tanti momenti di ironia e divertimento. Nei panni della madre di Francesco Totti, Fiorella, c’è Monica Guerritore; in quelli del padre Enzo, Giorgio Colangeli; Primo Reggiani è lo storico amico Giancarlo; Gabriel Montesi e Marco Rossetti, invece, danno volto e corpo rispettivamente ai colleghi di squadra Antonio Cassano e Daniele De Rossi. Un ritratto sentito e ironico di uno grande sportivo, di un’intera città e della sua tifoseria.