Klara, poco più che trentenne, è una soldatessa d’élite eccezionalmente addestrata e capace di parlare cinque lingue. Dopo essere rimasta traumatizzata nel corso di una missione di combattimento in Siria, viene rimpatriata e affidata temporaneamente a compiti di pattugliamento cittadino, a Nizza. Non il lavoro dei suoi sogni, ma qualcosa che può tenerla occupata mentre si riprende fisicamente e psicologicamente, anche grazie all’aiuto della madre e della sorella Tania. Un giorno quest’ultima viene ritrovata mezza morta sulla spiaggia, vittima di stupro e di un brutale pestaggio: Klara decide di utilizzare le sue abilità fuori dal comune per rintracciare il responsabile e farlo pagare a caro prezzo. Salta fuori che è il figlio di un potente oligarca russo e ciò complica le cose. “LA SENTINELLA” è diretto dal 41enne francese Julien Leclercq che firma in questo modo il suo secondo film consecutivo per Netflix, dopo “La terra e il sangue” (2020) e il suo settimo in carriera dopo “Chrysalis” (2007), “L’assalto” (2010), “Gibraltar” (2013), “Rapinatori” (2015), “The Bouncer – L’infiltrato” (2018): tutti titoli che hanno flirtato con il thriller e l’azione. In fase di sceneggiatura Julien Leclercq è stato affiancato da Matthieu Serveau, insieme al quale aveva scritto “La terra e il sangue”. Nel cast, oltre alla già citata Olga Kurylenko (ex bond girl), troviamo Marilyn Lima (“Una sirena a Parigi”, “Skam France”), Michel Nabokoff (“Problemos”) e l’esordiente Andrey Gorlenko.