E’ iniziata la nuova avventura di “Che Dio ci aiuti” a partire da giovedì 7 gennaio in prime time, gli occhi degli spettatori sono puntati sulle avventure di suor Angela che continua ad essere il vero motore della fiction. Il convento degli Angeli ha lasciato la città di Fabriano per trasferirsi ad Assisi, la città dove suor Angela è cresciuta e dove ha trovato la sua vocazione. Sarà un ritorno decisamente importante per la suora interpretata da Elena Sofia Ricci che, in questo modo, sarà chiamata a doversi confrontare con il suo passato che tornerà ad avere un ruolo essenziale nella sua vita. Ad entrare a fare parte della famiglia del convento più amato della televisione italiana ci sarà anche Gianni Rosato, volto oramai noto che il pubblico sta imparando sempre di più ad amare per bravura e nobiltà d’animo.
Gianni, com’è stato innanzitutto entrare a far parte di questa famiglia televisiva?
“Devo dire che far parte di una famiglia come quella di CHE DIO CI AIUTI è a dir poco fantastico. La cosa bella di questa famiglia è che i sorrisi iniziano dal casting, per ritrovarli poi sul set e in ogni reparto. Ci sono delle sinergie fra i veterani e le new entry e nessuno cerca di prevaricare sull’altro. C’è molto rispetto”.
Perché hai deciso di farne parte?
“Ho fatto un provino e, come al solito, mi sono divertito … mi diverto sempre tanto, sia ai provini che sul set e credo che questa sia, oltre al talento (se c’è), un’ottima prerogativa per poter lavorare insieme. Avere poi la possibilità di vivere storie che possano far sentire meno sole tante persone, è la cosa più bella di questo lavoro. Se poi le storie sono più che originali e in questo, gli sceneggiatori della serie sono molto bravi, allora l’adrenalina prende il sopravvento e le emozioni sono a fior di pelle”.
Tu chi sarai all’interno di “Che Dio ci aiuti”? Come descriveresti il tuo personaggio?
“Il mio personaggio è Claudio Dolfi, lui è una vecchia fiamma del passato di Elisa. Ed è appunto dal passato che ritorna nel suo presente. Claudio ed Elisa rimetteranno tutto in discussione e saranno nuovamente travolti dalla passione … devo dire che gli sceneggiatori sono riusciti a creare delle dinamiche davvero avvincenti. Claudio è un tipo molto interessante e sa esattamente cosa vuole. Ha deciso, senza forzare la mano, di riprendersi Elisa, rimescolando le carte e … basta così!! Dovete guardare la puntata”.
Qual è la forza di quest’amata fiction Rai?
“A mio avviso, la forza di questa fiction sta nella capacità di affrontare temi che sono vicini alla quotidianità di molti, ma con un’ottica diversa… quella di Suor Angela, una suora sui generis, bizzarra, “mamma” insostituibile per le ragazze del convento, che diventa focolare domestico di una famiglia allargata e molto movimentata. Quando il convento viene trasformato in un convitto, con tanto di bar, Suor Angela entra in contatto con persone e personaggi di vario genere, con i loro problemi, con le loro particolarità, trovando sempre il modo per dare loro una mano a scoprire verità e ad affrontare la vita con maggiore consapevolezza, così da poter risolvere piccoli e grandi problemi quotidiani. Credo che a ognuno di noi, nella vita, farebbe bene incontrare una Suor Angela”.
Qual è il tuo rapporto con il mondo spirituale e/o con la religione?
“Il mio atteggiamento verso la religione è un po’ quello di Suor Angela: i valori che ci sono stati insegnati e che costituiscono il fondamento del nostro patrimonio sociale e culturale, sono per me imprescindibili, ma vanno calati nella realtà e vissuti con quella praticità che la vita di tutti i giorni ci impone”.
In questa serie tv dividi la scena con Irene Ferri, Elena Sofia Ricci e Valeria Fabrizi. Che tipo di compagne di viaggio sono state?
“Sul set abbiamo riso tanto. Prima si prova la scena con il regista a macchine spente, quindi battute, movimenti, posizioni, luci ecc… prima di arrivare al ciak, sono tante le risate, gli sguardi esilaranti di chi non ha sentito la battuta dell’altro o semplicemente ha dimenticato le proprie. Elena Sofia, Irene e Valeria oltre ad essere delle grandi professioniste, sono delle persone piacevoli e divertenti. Lavorare con loro è stato davvero bello”.
I tuoi prossimi progetti?
“Questo è un periodo difficile per tutti: le occasioni di lavoro sono fortemente condizionate dalla situazione di emergenza che stiamo vivendo, ma per fortuna qualche cosa si muove. Ho fatto e sto facendo alcuni provini: in questo periodo ci si candida con un “self tape” e questa non è una delle modalità che preferisco; quei due minuti di tempo che hai, davanti ad un casting director, per dimostrare che tu puoi essere più giusto rispetto a un altro, ti danno un’adrenalina che i self tape non potranno mai darti, ma purtroppo bisogna adeguarsi”.