Ieri sera in prima serata è andato “Chiara Lubich – L’amore vince su tutto“, un tv movie che ha raccontato di una donna combattiva, concreta e soprattutto votata al prossimo. Chiara Lubich è stata fondatrice del Movimento dei Focolari nella sua Trento durante la Seconda Guerra mondiale, dando concretezza al messaggio cristiano e dedicandosi, insieme alle sue amiche, ai più disagiati, ai malati, ai poveri, sfidando anche le convenzioni sociali e le regole rigide dettate dalla Chiesa.

Regia di Giacomo Campiotti, prodotto da Rai Fiction e Luca Barbareschi per Eliseo Multimedia con Cristiana Capotondi, la sceneggiatura, oltre a Luisa Cotta Ramosino e Lea Tafuri, porta la firma di Francesco Arlanch, una penna che, anche questa volta, ci ha raccontato le sfumature della vita in maniera eccellente.

Francesco, questa è stata una nuova sfida televisiva. Per quali motivi l’hai accettata?

“Perché me l’ha chiesto un professionista che stimo molto, sia umanamente che artisticamente: Saverio D’Ercole. Saverio è il produttore creativo che guida la Casanova, la casa di produzione di Luca Barbareschi (altro professionista e artista che ammiro). Con loro avevo già lavorato per la serie ‘La strada di casa’ e per due film per il cinema, ‘Something good’ e ‘The Start up’. Saverio conosce il movimento dei focolari e la storia di Chiara Lubich fin da giovanissimo, dunque sapevo che sarebbe stato un film fatto con la massima cura. E così ho accettato”.

Ad impersonarla è stata Cristiana Capotondi. Perché proprio lei?

“Sono state valutate molte attrici diverse, insieme alla Rai. E Cristiana si è imposta come la scelta migliore. E lo ha confermato, non solo grazie al suo talento, ma anche grazie alla sua disponibilità a costruire il personaggio con un artista straordinario come Giacomo Campiotti, il regista del film”.

Conoscevi la figura di Chiara Lubich?

“Poco più che di nome. Ho amici che fanno parte del movimento dei Focolari, ma non avevo mai approfondo la vita di Chiara”.

Come la descriveresti?

“Una donna radicalmente aperta all’ascolto. L’ascolto delle ragioni degli altri e delle ispirazioni di Dio”.

Ha fondato il Movimento dei Focolari, un movimento ecclesiale che non tutti conoscono, di cosa si tratta?

“Il Movimento dei Focolari è come una grande e variegata famiglia, di un “nuovo popolo nato dal Vangelo”, come lo definì Chiara. È una corrente di rinnovamento spirituale e sociale, approvato dalla Chiesa nel 1962 con il nome ufficiale di Opera di Maria”.

Qual è stata la sua forza?

“Visto con occhi umani la sua forza è stata un instancabile desiderio di unità: con le amiche, i collaboratori, i popoli che ha incontrato. Visto con occhi di fede la sua forza è stata quella di assecondare il disegno straordinario che Dio aveva su di lei”.

Cosa rimane di lei per sempre?

“Direi il movimento dei Focolari, che oggi è diffuso in più di 180 paesi con oltre 2 milioni di aderenti”.

L’amore è stato il filo conduttore di tutta la sua vita, è così?

“Direi di sì, un amore soprattutto per le persone più fragili e in difficoltà, nei quali Chiara riconosceva il volto di “Gesù abbandonato”, ossia Gesù in quel momento terribile in cui, sulla croce, si è sentito abbandonato persino da Dio”.

Dovrebbe esserlo nella vita di ciascuno di noi?

“Se questo 2020 ci ha lasciato una lezione è che nessuno si salva da solo. Se provassimo a ricordarcelo un po’ di più, questo anno appena iniziato sarà senz’altro migliore”.

Dopo questo tv movie, i tuoi prossimi progetti?

“Sono in corso le riprese di “Blanca”, una serie poliziesca in sei episodi da 100 minuti, con protagonista una consulente della Polizia non vedente. L’ho scritta con Mario Ruggeri, Luisa Cotta Ramosino e Lea Tafuri. I protagonisti sono Maria Chiara Giannetta e Giuseppe Zeno e il regista è Jan Michelini. Siamo molto contenti del risultato e non vediamo l’ora che il pubblico possa vederla, probabilmente nell’autunno di quest’anno. E, con Viola Rispoli, stiamo scrivendo la seconda stagione di “Doc”. Le riprese cominceranno questa primavera, per poter andare in onda nella prossima stagione”.

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Quando la musica, il cinema, il teatro e la televisione si uniscono al giornalismo dando vita a una passione costante per l'arte, lo spettacolo è inevitabile. Dopo aver collaborato con il quotidiano Infooggi (redazione siciliana) occupandosi di criminalità organizzata, ha aperto anche la rubrica settimanale “Così è (se gli pare)” di cui era anche responsabile con Alessandro Bertolucci. Ha collaborato con i quotidiani La Nostra Voce, Resto al Sud e con il mensile IN Magazine. Attualmente collabora con il Corriere Romagna che ha sede a Rimini, con il mensile PrimaFila Magazine che si occupa di cinema e libri, ed in ultimo ma non per importanza, con Showinair.news, l'attuale Testata Giornalistica, con articoli e interviste inedite a personaggi dello spettacolo del cinema, televisione, teatro, musica e articoli di cultura.