Lunghi capelli rossi e grandi occhi chiari, dolcezza e grinta da vendere: questa è parte dell’essenza di Margherita Tiesi, giovane attrice fiorentina, classe 1993. Ha studiato recitazione all’Accademia Teatrale di Firenze e al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, a cui sono seguiti anni di teatro, cortometraggi, fino ad approdare in televisione con “Don Matteo”, “Il paradiso delle signore” nel ruolo di Ines Rossetti e nei “Pezzi Unici “ nel ruolo di Beatrice Corsi. Con lei abbiamo parlato dei suoi inizi, della sua vocazione da attrice, del periodo difficile che stiamo vivendo e dei suoi progetti.
Margherita, partiamo proprio da quello che sta accadendo. Come stai vivendo questo periodo?
“Questo virus mi ha fatto rivalutare le relazioni umane: quali persone meritano davvero la nostra attenzione? Oggi con un abbraccio possiamo contagiare ed essere contagiati eppure se prima lo davamo per scontato, adesso ci manca, enormemente”.
Cosa speri accadrà?
“Mi auguro che torni la calma che c’era nel nostro mestiere. Oggi per partecipare a un provino è abbastanza complicato: con una telecamera ti riprendi e poi la mandi al casting. Tutto avviene in tempi molto ristretti, motivo per cui spero si ritorni presto alla normalità. E’ molto più bello andare a fare i provini di persona”.
Tu sei molto giovane, ma già da diverso tempo hai cominciato a muovere i passi nella recitazione, quali sono i tuoi progetti?
“Se prima il teatro aveva difficoltà, ora ancora di più. A settembre e ottobre ho fatto prove su prove per poter andare in scena a novembre. Ma, vista la chiusura per la pandemia, il tutto è slittato a chissà quando. Sarei dovuta andare in scena con “La stanza di Veronica” con una compagnia di Firenze, la mia città. Inoltre, il sabato notte in “Mille e un libro” di Marzullo leggo brani di alcuni libri”.
Perché hai scelto di fare questo mestiere?
“Mi piacciono i sentimenti e le passioni umane, sia positivi sia negativi, perché sono vita vera. recitare è l’occasione migliore per vivere il più possibile”.
Cosa significa per te vestire i panni di altri?
“Applicare l’assenza di giudizio. Un attore viene costantemente giudicato ma, interpretando un personaggio, si mette al suo servizio fino quasi a fondere la propria persona con la sua”.
Ti abbiamo conosciuto nel ruolo di Ines Rossetti ne “Il paradiso delle signore”. Cosa ti ha lasciato quell’esperienza in costume?
“La sensualità. Non pensavo di averla anch’io, eppure grazie alla regista è emersa”.
Ti abbiamo visto anche in “Pezzi unici”, ma cosa ha significato per te affiancare attori come Sergio Castellitto e Giorgio Panariello?
“Imparare dal punto di vista attoriale. In questo ruolo, Panariello è piuttosto drammatico, eppure io andavo a chiedergli consigli sulla parte comica. Con Castellitto avrei voluto avere più scene, ma sono rimasta entusiasta di come usa il corpo quando recita”.
Da Cinzia TH Torrini cosa hai imparato?
“Ho rubato molto. Ha seguito tutto: dai provini al montaggio”.
Sei sicuramente un’attrice molto bella, ma che valore ha la bellezza per te?
“E’ un valore che ti regala Madre Natura. Per molti equivale alla superficialità, eppure non sempre è così. E’ un mezzo, come la parola, che serve a comunicare qualcosa a qualcuno. Non è fine a se stessa”.
