Il periodo natalizio porta con sé molta musica e anche un’infinità di duetti; come da tradizione infatti vengono riproposti brani che hanno fatto storia in questo lasso di tempo caro ai più piccini con intriganti versioni di classici senza tempo. E’ uscito infatti l’ultima fatica di Achille Lauro ed Annalisa; hanno cantato “Jingle Bell Rock”, brano inserito dal rapper nel suo disco “1920 – Achille Lauro & the Untouchable Band”. Disponibile anche il videoclip ufficiale, totalmente in bianco e nero, ambientato in un jazz club che richiama l’America degli anni ’20, Achille Lauro e Annalisa servono i clienti. Il primo è un barman e la seconda è una cameriera. Sul palco, invece, la band si scatena e a cantare sono dei bambini. Un lui e una lei che si alternano al microfono, raffigurando proprio i due artisti. Una versione moderna e vintage allo stesso tempo. La nuova versione di “Jingle Bell Rock” non fa altro che consolidare la collaborazione tra i due cantanti; questo classico di Natale rappresenta infatti il gradino successivo di un rapporto professionale che ha saputo stupire i fan e intrigarli al tempo stesso. Il tutto è sul palco del Festival di Sanremo; i due hanno infatti cantato “Gli uomini non cambiano”, strappando applausi all’Ariston con un’interpretazione piuttosto struggente. A ciò si aggiunge “Sweet Dreams”, contenuto in “1990”.
La loro è una coppia artistica affiatata, della quale il pubblico attende con ansia i nuovi progetti. Il 4 dicembre scorso è uscito il nuovo disco di Lauro, un side project che pone la parola finealla trilogia dell’omaggio al passato, dopo “1990” e “1969 – Achille Idol Rebirth”. Si tratta di un vero e proprio omaggio a un’America che non esiste più, quella di inizio Novecento, tra paillettes, swing, gessati, gangster italo-americani e un sound inconfondibile. Tra le cover ci sono “My Funny Valentine”, “Tu vuo’ fa’ l’americano” e “Jingle Bell Rock” appunto. I titoli degli inediti sono: “Piccola Sophie”, Pessima” e “Chicago” e tra le riedizioni troviamo “Cadillac 1920” e “Bvlgari Black Swing”. Sono tanti gli artisti che hanno partecipato a questo progetto, da Gigi D’Alessio a Izi e Gemitaiz. «Sono tornato del tutto cambiato da questo viaggio negli anni ’20. La mia concezione del fare musica è stata stravolta. Tutto ciò che pensavo prima ora è capovolto. Agli inizi mi concentrato sulla mia ossessione di seguire da vicino ogni minimo dettaglio del lavoro. Oggi, grazie a questa trilogia, ho capito che è stato tutto soltanto l’entrée di quanto sto per proporre», ha dichiarato Achille Lauro.