Il ritorno in tv di Giuseppe Fiorello con Gli orologi del diavolo

Nel 2005 Gianfranco Franciosi, per tutti Gianni, ha venticinque anni e fa il meccanico navale a Bocca di Magra, in Liguria. Un giorno riceve una strana visita: due clienti offrono un anticipo da cinquantamila euro in contanti per un gommone velocissimo, con doppio fondo ed equipaggiato con radar e Gps. Gianni si insospettisce, va alla polizia e accetta di aiutare gli investigatori a capirci di più, ma scivola in un gioco più grande di lui e, con il passare dei mesi, diventa un agente infiltrato a tutti gli effetti. Inizia così la sua seconda vita: quattro anni di viaggi in Sudamerica per trasportare enormi quantità di cocaina, di festini con i narcos e di riunioni con la polizia, quattro anni di paura. Diventa fratello acquisito del boss spagnolo Aurelio e perde tutto: l’amore, la famiglia, il lavoro. Persino la libertà perché finisce in carcere per un anno a Marsiglia. Quando finalmente la polizia conclude il più grande sequestro di droga mai avvenuto in Europa, Gianni è pronto a riprendersi la sua vita, ma Aurelio sfugge all’arresto e vuole vendetta. È l’inizio di un incubo che continua: Gianni deve rinunciare alla sua identità e sparire nel nulla. Nella fiction Gianni diventa Marco Merani e ha il volto di Giuseppe Fiorello. Il titolo fa riferimento ai Rolex che il boss Elías Piñeiro Fernandez regalava ai suoi affiliati. A partire da lunedì 2 novembre Rai1 trasmette in prima serata ‘Gli orologi del diavolo’, fiction che vede il ritorno del grande attore siciliano come protagonista insieme, tra gli altri, a Claudia Pandolfi e Nicole Grimaudo. Quattro le puntate della serie tv girata nel Salento, tra Santa Maria al Bagno, Santa Caterina, Porto Selvaggio e Lecce, realizzate in collaborazione con Apulia Film Commission e frutto di una co-produzione italo-spagnola per la regia di Alessandro Angelini.