In queste settimane stiamo vedendo in prima serata su Rai1 “Io ti cercherò“, la nuova fiction diretta da Gianluca Tavarelli con Alessandro Gassmann che racconta il dramma vissuto da un ex poliziotto che non riesce a darsi pace per il suicidio del figlio Ettore. In questa serie tv troviamo tutti gli ingredienti che ci fanno seguire passo dopo passo le vicende di questo padre nella disperata ricerca di risposte. Tra i vari interpreti troviamo anche una bravissima Zoe Tavarelli, figlia del regista. Nonostante abbia partecipato a diversi progetti televisivi e cinematografici, questo è il vero e grande debutto per la giovane.
Zoe, innanzitutto come ti senti?
“L’emozione è fortissima, esattamente come l’adrenalina. Sono contentissima, anche molto agitata e anche un tantino nervosa. Spero che vada tutto per il meglio. In questo progetto, ho messo tutta me stessa”.
Perché hai scelto proprio “Io ti cercherò”?
“Il mio mestiere permette, tra le possibilità, di essere al momento giusto e al posto giusto. Ecco, questo è uno di quei casi. Per “Io ti cercherò” è successo proprio così. Dopo aver letto la sceneggiatura non potevo dire di no. La storia che raccontiamo è struggente e avvincente allo stesso tempo”.
Vesti i panni di Martina, ci racconti di lei?
“E’ la versione migliore di me. E’ una ragazza molto solare che crede che si possa cambiare il mondo, dando a tutti la possibilità di essere felici. Dopo il lutto che la colpirà, cambierà: avrà infatti sulle spalle un dolore immenso, in quanto perderà una persona da lei amata. Diventerà più cupa e si chiuderà in se stessa per poi cercare di scoprire con Valerio la verità”.
Ti somiglia o siete molto distanti?
“Abbiamo lo stesso modo di affrontare il dolore e sentire un vuoto dentro: lo svegliarsi ottimisti nei confronti della vita per poi, un attimo dopo, la difficoltà di fare i conti con quanto ci sta accadendo. Entrambe siamo entusiaste per il mestiere che abbiamo scelto, ne siamo totalmente innamorate. Io tendo però ad essere più introspettiva e meno solare”.
Come apprende la morte del fidanzato?
“Erano insieme fino al giorno prima. Stavano programmando di andare a vivere insieme. Il giorno dopo però, la tragedia. Martina è completamente incredula su quanto sta accadendo, non ci può credere”.
Affianchi Alessandro Gassmann. Cosa significa lavorare con un mostro di bravura come lui?
“Inizialmente ero molto tesa, proprio perché non capita tutti i giorni di affiancare un mostro di bravura così grande. Una volta sul set invece tutto questo non esiste più: è gentile e altruista. Ti fa sentire al suo pari”.
Ed essere diretta dal proprio padre?
“Potrebbe sembrare semplice ma non è così. Emotivamente non è facile, in quanto ci si conosce da sempre. Entrambi, pian piano, siamo riusciti a trovare un giusto equilibrio. Spero di averlo reso orgoglioso di me per questo ruolo”.
Cosa significa essere attrice per te?
“Vivere tante vite e camminare sulla Terra con passi diversi. Porto sempre qualcosa di me nei personaggi che vado a interpretare, esattamente come qualcosa di loro mi rimane cucito addosso”.
Hai sempre voluto fare questo?
“Si, sono cresciuta sui set che risultavano essere una sorta di mio parco giochi. Sono innamorata di questo ambiente e per essere felice, devo recitare”.
I tuoi prossimi progetti?
“C’è qualcosa che bolle in pentola, ma più di tanto non posso dire se non che si tratta di una commedia”.