Dopo il grande successo delle precedenti stagioni, è tornata “L’Allieva“, giunta alla sua terza stagione, registrando un ulteriore boom di ascolti. Tratta dai romanzi best-seller di Alessia Gazzola, coprodotta da Rai Fiction ed Endemol Shine Italy con la regia di Fabrizio Costa e Lodovico Gasparini, quest’anno, oltre alla riconferma di gran parte del cast, troviamo anche Chiara Mastalli nelle vesti del vice questore. Chiara è già un’attrice molto nota e affermata che in questa nuova sfida televisiva si dovrà confrontare con un nuovo personaggio.

Chiara, per quali motivi hai detto sì a “L’Allieva 3”?

“Ero già presente nella prima stagione di questa amatissima fiction nelle vesti della più cara amica di Alice. In questa terza stagione torno, ma nelle vesti di un vice questore”.

Vesti i panni di Silvia Barni. Che donna è?

“E’ una donna molto pragmatica, molto seria e molto dura nella sua vita e nel mestiere che svolge: una serie infinita di interrogatori e scenari di omicidi. Ha la fortuna di avere un’amica come Alice che cercherà di tirarle fuori anche un po’ di dolcezza”.

Il tuo personaggio si dovrà confrontare con un ambiente pressoché maschilista, come si rapporterà a questo ambiente?

“Non se ne preoccuperà più di tanto perché ha un carattere molto forte e autoritario. E’ sempre decisa, dritta, non si spezza mai, non ha paura di dire o fare qualcosa. Crede molto nei suoi collaboratori. Non si fa mettere i piedi in testa da nessuno”.

C’è qualcosa che accomuna te e Silvia?

“La sua scorza dura un po’ mi appartiene, anche se sotto sotto è tenera e anche con un po’ di paura nell’affrontare alcuni momenti”.

Qualche anno fa hai partecipato al film “Un fantastico via vai”, nel quale viene affrontato il tema dell’incertezza sul futuro, oggi più che mai tema che ci sta molto a cuore. Come vedi il futuro dello spettacolo durante la pandemia che continua?

“La pandemia ha toccato tutti i settori. Ritengo che il progresso non si fermerà mai e che piuttosto si adatterà a quanto ci sta accadendo”.

Come hai passato il lockdown?

“E’ stato molto complesso perché ho due bambini piccoli e non sapevo più come poterli intrattenere. In particolare uno – il più grande – che non poteva vedere gli amici e non poteva andare a scuola. Diciamo che con la riapertura delle scuole mi sono sentita più sollevata”.

Cosa significa essere attrice nel 2020?

“Onestamente non è cambiato molto rispetto al  pre – pandemia. Sicuramente siamo tutti un po’ cambiati e questo inevitabilmente va ad influire nel nostro vissuto. Posso dirti che sono stata felicissima quando hanno riaperto i set”.

Hai sempre voluto svolgere questo mestiere?

“Assolutamente sì, da quando avevo 6 anni. Ora ne ho 36”.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

“C’è qualcosa all’orizzonte per Netflix, ma non diciamo nulla per scaramanzia”.