In queste settimane andrà in scena nei migliori teatri italiani “Les Moustaches. La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza” di Alberto Fumagalli in cui il protagonista indiscusso è un ragazzo in sovrappeso ma leggero, con un’anima delicata e un sogno nel cassetto: quello di danzare. In questo spettacolo (Premio della Critica e Premio Fersen al Roma Fringe Festival) vediamo in scena il giovane Antonio Orlando che ha debuttato nel ruolo di Pietro nella terza stagione di “Baby”, la fortunatissima serie tv di Netflix . Ne abbiamo parlato proprio con lui.
Per quali motivi hai deciso di partecipare allo spettacolo teatrale?
“Tutto è nato un anno fa da un’idea del drammaturgo. E’ la storia di una famiglia che vive in una campagna non connotata nello spazio e nel tempo ma che unisce più dialetti italiani. La lingua di questa storia l’abbiamo chiamata lo speranzese, che di fatto indica anche uno dei temi trattati dallo spettacolo”.
Ci racconti chi è Ciccio Speranza?
“E’ il protagonista, figlio di Sebastiano e fratello di Denis. Sogna di andare a vivere in città e di realizzare il sogno di fare il ballerino, ma il contesto in cui vive non è così semplice: si dovrà scontrare tra la rabbia del padre e lo stupore del fratello. Io interpreto quest’ultimo che è considerato lo scemo di guerra che vive secondo i dettami impartiti dal padre”.
Con i sogni quindi si può uscire da vincitori?
“Direi di sì, è fondamentale averli”.
Tu e il teatro: quale legame c’è?
“Ho frequentato l’accademia Silvio D’Amico e ho iniziato con il teatro. E’ il posto da dove è partito tutto”.
Ti stiamo vedendo anche in “Baby 3” su Netflix. Lì chi interpreti?
“Sono Pietro Comini, ispettore di polizia che ha esattamente la mia età a cui viene affidato il caso delle Baby Squillo. Posso dire che in questa stagione i nodi verranno al pettine”.
E’ una fiction che parla di verità, quale?
“Cerchiamo di raccontare tante verità: dai rapporti genitori e figli, agli adolescenti e al rapporto con il diverso. Cerchiamo di raccontare cosa può accadere a una quindicenne”.
Oggi è più semplice mentire o dire la verità?
E’ sempre meglio dire la verità, anche se un attore quando recita racconta storie, ovvero dice le sue verità.
I tuoi prossimi progetti?
“Il 2 novembre poteremo lo spettacolo su Ciccio Speranza al teatro Vascello di Roma”.