Da metà settembre sarà in televisione al fianco di Dario Vergassola nella conduzione di “Sei in un paese meraviglioso” in onda tutti i martedì a partire dal 15 settembre alle 21,15 su Sky Arte (in replica dal 20 settembre anche su Sky Uno alle 12). Miriam Galanti è un’attrice di una bellezza che di certo non rimane inosservata e che si divide, da quando si è diplomata come attrice al Centro sperimentale di cinematografia nel 2015, tra il teatro, il piccolo e in grande schermo. Ne abbiamo parlato proprio con lei.
Miriam ti vedremo alla conduzione di “Sei in un paese meraviglioso”, per quali motivi hai accettato?
“Non c’erano motivi per cui dicessi di no. Ho sempre amato viaggiare perché mi rende felice anche lo spostamento in sé, indipendentemente dal mezzo di trasporto utilizzato. Inoltre è una fortuna lavorare con Dario Vergassola, un personaggio che ho sempre stimato”.
Affiancherai Dario Vergassola. Lo conoscevi già? Quale idea ti sei fatta di lui?
“Sì, lo seguivo già da diverso tempo. Me lo immaginavo più distante e sulle sue ma mi sono subito ricreduta. E’ una persona dalla profondità e dalla sensibilità piuttosto notevoli. E’ molto generoso con me: mi sta rendendo parte integrante del programma che va in onda”.
Tu e l’arte, quando è nato questo amore?
“Ho avuto un’infanzia piuttosto difficile perché ho perso mia sorella in tenera età e indubbiamente questo episodio ha segnato la mia esistenza. Ecco che per me l’arte è stata terapeutica, in quanto mi permette di evadere e di tirar fuori tutte quelle emozioni che altrimenti sarebbe stato difficile far emergere”.
Hai sempre voluto fare l’attrice?
“Direi di sì. Mia madre mi ha sempre detto che da piccolissima le dicevo che avrei voluto entrare in televisione, forse perché sono sempre stata attratta e incuriosita da quella piccola scatola da cui venivano fuori suoni e immagini in movimento”.
Cosa ti trasmette esibirti su un palcoscenico o davanti ad una telecamera?
“Sul palco, ogni sera c’è qualcosa di diverso: ci sono paura e tensione ma poi l’energia delle persone ha sempre rappresentato qualcosa di magico e di sacro. Dietro alla macchina da presa provo esattamente lo stesso, con la differenza che so di aver la possibilità di ripetere una scena”.
Sei indubbiamente una bellissima ragazza, ma che valore dai alla bellezza?
“Può essere una virtù ma anche un’arma. Non ho mai puntato tutto sulla bellezza perché sono piuttosto insicura sulla mia fisicità in quanto ho sempre puntato sullo studio. Non nascondo che mi fa piacere ricevere i complimenti, tuttavia non sopporto l’ossessività dei social network sulla bellezza”.