Carlo Conti solo in uno studio – quello di Via Teulada a Roma – è l’immagine simbolo dei premi “David di Donatello” assegnati quest’anno al tempo del coronavirus. Tutto il mondo del cinema italiano, però, ha seguito l’evento collegato da casa. E’ stata un’edizione unica ma anche diversa rispetto alle precedenti, esattamente com’è il tempo che stiamo vivendo. Il David di Donatello 2020 premia “Il traditore” di Marco Bellocchio che un anno fa esordiva al festival di Cannes. Non solo miglior film, ma vincitore di altre cinque statuette importanti: miglior regia, miglior sceneggiatura originale, miglior montaggio, migliori attori protagonista Pierfrancesco Favino e non protagonista Luigi Lo Cascio. Il film ha avuto la meglio su “Martin Eden”, “Il Primo Re”, “La Paranza dei Bambini” e “Pinocchio”.
«E’ un premio collettivo – ha detto Bellocchio commentando la vittoria -. Il miglior film sono tante persone, tutti hanno vinto per il miglior film, io li rappresento. La gloria passa, mi ha molto colpito anche il ricordo di tutti gli artisti che sono morti quest’anno – ha aggiunto – bisogna cercare di vivere al meglio la propria vita, e di fare le cose più belle che si possono fare senza perdere tempo. E per loro che non ci sono più, io e i miei compagni cerchiamo di fare il meglio possibile in un futuro».
A cento anni dalla nascita, l’Accademia del Cinema Italiano ha ricordato due fra i maggiori protagonisti della storia del nostro cinema, ovvero Federico Fellini e Alberto Sordi. Il regista cinque volte premio Oscar è stato ricordato proprio attraverso le parole e gli aneddoti del grande attore romano con cui ha condiviso esordi, vita artistica ed esperienze sul set per film come “Lo sceicco bianco” e “I vitelloni”. Vicende ed episodi della vita e della carriera di Alberto Sordi sono stati invece affidati ai contribuiti di interpreti quali Paola Cortellesi, Christian De Sica, Sabrina Ferilli, Alessandro Gassmann, Luciana Littizzetto, Leonardo Pieraccioni, Vincenzo Salemme e Carlo Verdone.
Ecco l’elenco completo dei vincitori:
Miglior Attrice Protagonista: Valeria Golino per “5 è il numero perfetto”
Miglior direttore della fotografia: Daniele Ciprì per “Il Primo Re”
Miglior sceneggiatura originale: Ludovica Rampoldi, Valia Santella, Francesco Piccolo, Francesco La Licata per “Il Traditore”
David dello spettatore: “Il Primo Natale” di Ficarrra e Picone
Miglior Scenografo: Dimitri Capuani per “Pinocchio”
Miglior Truccatore: Dalia Cooli Mark Coulier per “Pinocchio”
Miglior attore non protagonista: Luigi Lo Cascio per “Il Traditore”
Miglior Musicista: L’orchestra di Piazza Vittorio per “Il flauto magico di Piazza Vittorio”
Miglior sceneggiatura non originale: Maurizio Braucci e Pietro Marcello per “Martin Eden”
Miglior Costumista: Massimo Cantini Parrini per “Pinocchio”
Miglior acconciatore: Francesco Pegoretti per “Pinocchio”
Miglior attore protagonista: Pierfrancesco Favino per “Il Traditore”
Miglior attrice protagonista: Jasmine Trinca per “La Dea Fortuna”
David Speciale a Franca Valeri
Miglior Canzone originale: Che vita meravigliosa (“La dea fortuna”, musiche di Antonio Diodato)
Miglior Documentario: “Selfie” di Agostino Ferrente
Miglior regia: Marco Bellocchio per “Il Traditore”
Miglior produttore: Andrea Paris, Matteo Rovere Casa di produzione Groenlandia, Gapbusters, Rai Cinema, VOO, BeTV, Roman Citizen per “Il Primo Re”
Miglior montatore: Francesca Calvelli per “Il Traditore”
Miglior regista esordiente: Phaim Bhuiyan per “Bangla”
David Giovani: “Mio fratello rincorre i dinosari”
Miglior Cortometraggio: “Inverno” di Giulio Mastromauro
Migliori effetti visivi: Rodolfo Migliari e Theo Demeris per “Pinocchio”
Miglior suono: Angelo Bonanni D’Onofrio , Mauro Eusepi e Michele Mazzucco per “Il primo re”
Miglior film straniero: “Parasite”
Miglior film: “Il Traditore”