
Andrea Fanti ha rimosso gli ultimi dodici anni della sua vita. Il dottore, infatti, a causa di un trauma cerebrale, ha perso la memoria. Per la prima volta, così, non è più il medico in gamba che è sempre stato: ora veste i panni del paziente.
L’incidente ha fatto piombare Fanti in una vita piena di estranei: colleghi, amici, e si è dimenticato persino dei figli. L’ospedale è l’unico posto in cui si sente a casa. Questo, tra l’altro, rappresenta il luogo della rinascita: qui Andrea ha l’opportunità di trasformarsi in un nuovo professionista, diverso da quello che era in precedenza.
Giovedì 26 marzo alle 21,30 parte su Rai1 “DOC – Nelle Tue Mani”, la fiction ispirata alla vera storia del medico Pier Dante Piccioni – qui interpretato da Luca Argentero al quale abbiamo posto qualche domanda – che mette al suo centro la malattia, non vista come un un problema o un limite, bensì come una possibilità di riuscire a comprendere fino in fondo il senso ed il valore della vita.
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Luca, perché hai detto sì a questo progetto?
“Perché la storia mi ha appassionato subito”.
Vesti i panni di Andrea Fanti, come ti sei preparato per interpretarlo?
“Abbiamo lavorato in ospedale in qualità di osservatori, poi tanto lavoro sulle sceneggiature anche per abituarsi ad un gergo inconsueto e poi tanta meditazione per sopportare mesi di lavoro così intensi”.
Che tipo di uomo è?
“Prima è un uomo ferito che decide di chiudere ogni spiraglio verso il mondo esterno, poi un uomo spaesato perché non riconosce nulla di quello che ha attorno, infine un uomo nuovo, pronto a rimettere insieme i pezzi e a diventare una persona migliore”.
Cos’ha significato vestire i panni di un medico?
“Capire la differenza tra lavoro e vocazione, tra professione e passione”.
La fiction è trasmessa su Rai1 in un periodo non semplice per il nostro Paese. Tu come artista cosa vorresti dire al pubblico che ti seguirà?
“Sarei felice di sapere che siamo riusciti a rendere onore ad una categoria, che siamo riusciti ad intrattenere il pubblico in un momento così complesso, regalando due ore di svago ed emozioni”.