Teresa Pascarelli è ideatrice e conduttrice di “Fumbleland“, un fantastico e innovativo programma in onda tutti i giorni su Rai Yoyo che insegna l’inglese ai bambini in maniera divertente e originale. Il 18 marzo tra le 10 e le 12 del mattino, Teresa sarà nelle vesti di Mrs Spelling, in una scuola di Roma nel quartiere Trionfale Istituto comprensivo Ovidio, per un evento – workshop sui Fumbles in una classe di venti bambini di terza elementare. Partendo dalla visione dell’episodio, partirà in un percorso di apprendimento di nozioni di lingua inglese con giochi, canzoni, animazione interattiva in realtà virtuale e altro. Questa classe, come qualche altra ormai in giro per l’Italia, sta lavorando sui Fumbles con l’aiuto di materiali guida inoltrati gratuitamente a insegnanti e/o genitori, nonni, educatori che ne facciano richiesta. Ne abbiamo parlato proprio con Teresa Pascarelli.
Teresa ci racconti un po’ di questa nuova avventura di Fumbleland?
“Si tratta di un mondo fantastico dove vivono gli errori di ortografia dei bambini. Si tratta di errori di spelling nella lingua inglese che prendono vita sui banchi di scuola saltando fuori dai quaderno sotto forma di buffi e pestiferi esserini: I Fumbles, appunto! Hair Plane, l’aereo capellone è il Fumble di airplane, aereo. Glue Berry, il mirtillo appiccichino, è il Fumble di blueberry, mirtillo. E cosi via. Il bambino segue il Fumble fino a Fumbleland per acchiapparlo e convincerlo a restituire la lettera sbagliata e indossare quella giusta. Il tutto è arricchito da canzoni e jingle, fondamentali per ravvivare l’atmosfera e dare una forma immediata alla comunicazione della lingua inglese ai più piccoli”.
Com’è nata l’idea?
“Sono attrice di prosa e scrittrice ma, essendo bilingue, mi sono trovata con gli anni a creare e condurre sitcom teatrali e televisive che introducono l’inglese. Cercavo dunque modi divertenti per far appassionare i ragazzi a questa lingua. Quando ho avuto l’idea dei Fumbles ho capito che si trattava finalmente di un ottimo connubio tra ‘divertente’ e ‘educativo’: entertainment + educational = edutainment. Il genere, per ovvi motivi, più adatto ai bambini”.
Per quali motivi è importante insegnare l’inglese ai più piccoli?
“Perché da piccoli siamo più ricettivi, impariamo velocemente e soprattutto, nel caso delle lingue, abbiamo ancora la duttilità di imparare a riprodurre suoni con pronuncia da madrelingua. Pare che dopo i 12 anni questa facoltà cerebrale si riduca notevolmente”.
Il 18 marzo ti troveremo nelle vesti di Mrs Spelling, ci dici chi è questa signorina?
“E’ una maestra allegra, simpatica e pasticciona ma che arriva sempre al punto: aiutare i suoi allievi a capire e correggere gli errori con una routine di classe efficace e ben definita, che i ragazzi infatti eseguono in modo disciplinato e ordinato. Certo, si tratta si un percorso divertentissimo e emozionante (partire in missione sotto forma di avatar per immergerti in un mondo cartoon!) ma il risultato è lo stesso”.
Cosa accadrà quel giorno?
“Stiamo mettendo a punto il programma in questi giorni, ma contiamo di sperimentare con la classe di 3° elementare dell’Istituto Ovidio il percorso che stiamo mettendo a punto per genitori, educatori nonni e insegnanti: partendo dalla visione di un episodio su Rai Yoyo o Rai play yoyo, seguire i personaggi in varie attività che fissino nella memoria del bimbo e sviluppino la didattica introdotta dal video. Dunque il 18 marzo guarderemo insieme un episodio, canteremo e balleremo le canzoni del Fumble protagonista (già di per sé didattiche), faremo esercizi e giochi scritti e orali sulle sue parole, verbi e aggettivi; inventeremo e reciteremo ‘dialoghetti’ tra il Fumble e i bambini del programma e infine visiteremo il mondo virtuale cartoon di Fumbleland. Usando come monitor la lavagna interattiva multimediale di classe, ci collegheremo in diretta con Fumbleland VR (set della serie TV) dove troveremo i nostri attori collegati in diretta sotto forma di avatar dei Fumbles, pronti a dialogare in tempo reale con i bambini della classe”.