Classe 1980, Giandomenico Cupaiuolo, proveniente dall’ Accademia D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, ha collaborato con Maria Grazia Cipriani e Graziano Gregori portando in scena diversi spettacoli. Fino al 2015 collabora con il regista Andrea Baracco con il quale porta in scena vari spettacoli con una tournée internazionale debuttando al “Globe Theatre” di Londra. Tra il 2016 e il 2018 va in scena con Fibre Parallele, debutta al Festival Opera Tigre di Buenos Aires e al Teatro Bellini. Al cinema e in tv ha lavorato con Daniele Luchetti, Stefano Sollima, Antonello Grimaldi, David Frankel e nelle opere prime di Andrea Baracco e Salvatore Allocca. Nella stagione 2019 ha interpretato il ruolo di Gianlucone nel film “ Croce e Delizia” diretto da Simone Godano. Ora è uno dei protagonisti della nuova serie Netflix “LUNA NERA”.
Giandomenico, sei tra i protagonisti della nuova serie tv di Netflix “Luna nera”, come mai hai detto di sì a questo progetto?
“Ho detto di sì a questo progetto perché era imperdibile. Sono stato chiamato da due grandi casting director (Laura Muccino e Sara Casani) che mi hanno dato l’opportunità di conoscere Francesca Comencini. E da lì è iniziata questa esperienza meravigliosa con Francesca, le altre due registe Paola Randi, Susanna Nicchiarelli e tutto il cast. Devo ringraziare queste persone”.
Di chi vesti i panni?
“Vesto i panni di Sante, il capo dei Benandanti e padre di Pietro”.
Come ti sei preparato per quel ruolo?
“Mi sono preparato al ruolo seguendo un’istruzione di Francesca Comencini:” Vorrei che la gente si affezionasse a questo personaggio, seppur negativo”. Allora ho cercato di dare fragilità, insicurezza, amore nei confronti della famiglia ad un uomo negativo per quello che rappresenta nella società”.
Oggi chi potremmo definire con la parola Strega?
“Le “Streghe” sono tutte quelle donne e quegli uomini perseguitati perché hanno pensieri e culture diverse, religioni diverse. Ed è così attuale che la caccia alle streghe è esistita e purtroppo esiste ancora oggi”.
Nella tua brillante carriera hai fatto molto teatro, ma cosa rappresenta per te?
“Ho iniziato a studiare all’Accademia Silvio D’Amico, per me il teatro è fondamentale. Mi piace molto fare anche cinema e progetti televisivi, ma non posso rinunciare al palcoscenico. Per me è impensabile, spero di continuare ad alternare sempre nella mia carriera questi diversi mezzi”.
I motivi per cui hai scelto questo mestiere?
“E’ iniziato tutto con le recite scolastiche che facevo quando ero piccolo. Da lì questa passione non si è mai spenta e ha prevalso su tutte le altre possibili strade”.
I tuoi prossimi progetti?
“Sto girando un film tra Malta e Israele con Roland Joffé su Cristo e interpreto Giuda. A marzo poi tornerò in Teatro”.