Il cantautore milanese Marco Di Noia ha pubblicato il suo nuovo ep chiamato “LEONARDO DA VINCI IN POP”. Il cantante così ha voluto realizzare un omaggio in chiave pop interamente dedicato alla vita e alle opere del genio italiano, a chiudere l’anno di celebrazioni per i 500 anni dalla sua morte. Nei testi dei 5 brani che compongono “LEONARDO DA VINCI IN POP”, si possono trovare riferimenti alle opere più famose di Leonardo da Vinci, ai codici leonardeschi, al furto della Gioconda. In tutto l’ep, inoltre, insieme a strumenti moderni come chitarre elettriche, synth e batteria, suonano gli strumenti ideati da Leonardo da Vinci (come l’organo di carta, la viola organista e la piva a vento continuo), fedelmente riprodotti dal liutaio Michele Sangineto.
Com’è nata l’idea di “Leonardo da Vinci Pop”?
“La figura di Leonardo ha sempre fatto un po’ parte della mia vita. Sono nato in un ex-ospedale affacciato su Santa Maria delle Grazie e sul refettorio adiacente che costudisce il Cenacolo. Tra l’altro avevo nominato il genio italiano anche in un mio brano precedente del 2013 dal titolo “L’arte di arrangiarsi”. Così dopo aver conosciuto il liutaio Michele Sangineto, che aveva ricostruito gli strumenti musicali da lui progettati, mi sono gettato in questo lavoro, tanto più nell’anno dei 500 anni dalla sua morte”.
Cosa c’è di pop nel genio italiano?
“Come scrivo nel singolo “Stella del pop”, ai giorni nostri c’è tanto. Merchandising sulle sue opere, best-seller, film, per non parlare delle varie rielaborazioni artistiche dei suoi capolavori, fatte da artisti del calibro di Andy Wahrol, Botero, Dalì e via dicendo. E’ indicativo invece pensare che ai suoi tempi Leonardo non era considerato “pop”, quanto più sperimentatore, non sempre apprezzato sotto questo aspetto, almeno all’inizio della sua carriera”.
Perché proprio lui tra le tante eccellenze italiane?
“Un po’ per le ragioni citate nella prima risposta, un po’ perché a differenza di altri personaggi eccellenti solo in un determinato campo, Leonardo è stato una figura quasi a 360°. Se dovessi votare l’italiano di sempre sicuramente voterei lui”.
Vengono suonati anche strumenti musicali ideati da Leonardo, ci spiega meglio?
“La piva a vento continuo, l’organo di carta e la viola organista sono stati progettati da Leonardo e ricostruiti dallo storico liutaio Michele Sangineto. Nel mio EP, suonati dall’arpista Adriano Sangineto, duettano probabilmente per la prima volta in un album pop, con strumenti moderni quali la chitarra elettrica, l’omnichord, la batteria e i synth”.
Cosa spera arrivi agli ascoltatori del suo disco?
“Lo studio e la ricerca che c’è dietro ai testi e alle musiche, e il lavoro di squadra fatto con gli altri musicisti – Alberto Cutolo, Stefano Cucchi, Ace of Lovers, Richard Arduini, Francesco Coletti – per realizzare un lavoro musicale e artistico che spero sia considerato piacevole e con una propria personalità”.