Piccole donne” è la quarta pellicola basata sul romanzo omonimo della scrittrice statunitense Louisa May Alcott, pubblicato per la prima volta tra il 1868 e il 1869. Dopo l’indimenticabile trasposizione di George Cukor del 1933 con protagonista Katharine Hepburn e le due versioni del 1949 con Elizabeth Taylor e del 1994 con Winona Ryder e Christian Bale, questo nuovo adattamento è stato affidato alla scrittrice e regista Greta Gerwing, candidata all’Oscar per “Lady Bird”  nel 2017. Secondo la Gerwig, la tanto amata storia delle sorelle March – quattro giovani donne ognuna determinata a inseguire i propri sogni nell’America di metà 19esimo secolo – è al tempo stesso intramontabile e attuale. La storia vede ragazze pronte a intraprendere il loro percorso di vita per raggiungere ciò che desiderano.

A rendere più complicata la loro strada, ci sono i soliti problemi dell’età, contornati dal periodo della Guerra Civile Americana. A distinguersi da tutte e quattro, è Jo, alla continua ricerca di indipendenza e libertà. Si tratta di una donna ribelle e insolita che è in contrasto con la figura femminile di quel periodo storico. Decisa e caparbia, vuole diventare una scrittrice, sebbene il periodo in cui vive non sia certamente incline alla donna-scrittrice.

La giovane donna non solo non è pronta ad obbedire a ciò che la tradizione le impone (essere una madre che si occupa solo di casa e figli), ma darà manforte alle sorelle per tracciare tutte insieme la strada verso la loro indipendenza. Le quattro protagoniste allora si troveranno a contrastare il sistema sociale, ancora rigido e poco aperto ai cambiamenti. Secondo le dichiarazioni della produttrice Robin Swicord, il film si concentrerà maggiormente sull’ingresso nell’età adulta di Meg, Jo e Amy, con diversi flashback sulla loro infanzia a casa March. Aspettatevi quindi un film che si sviluppa in maniera più tematica che cronologica. Il cast è veramente d’eccezione, con nomi del calibro di Meryl Streep, Laura Dern, Emma Watson, Saoirse Ronan e Timothée Chalamet. Una curiosità: la scrittrice Louisa May Alcott inserì molti elementi autobiografici nel romanzo: anche lei era cresciuta con tre sorelle in Massachusetts e aveva avuto un’educazione poco tradizionale; la sua famiglia era povera anche più della famiglia March e anche lei aveva perso una sorella per colpa della scarlattina.

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Giulia Farneti
Quando la musica, il cinema, il teatro e la televisione si uniscono al giornalismo dando vita a una passione costante per l'arte, lo spettacolo è inevitabile. Dopo aver collaborato con il quotidiano Infooggi (redazione siciliana) occupandosi di criminalità organizzata, ha aperto anche la rubrica settimanale “Così è (se gli pare)” di cui era anche responsabile con Alessandro Bertolucci. Ha collaborato con i quotidiani La Nostra Voce, Resto al Sud e con il mensile IN Magazine. Attualmente collabora con il Corriere Romagna che ha sede a Rimini, con il mensile PrimaFila Magazine che si occupa di cinema e libri, ed in ultimo ma non per importanza, con Showinair.news, l'attuale Testata Giornalistica, con articoli e interviste inedite a personaggi dello spettacolo del cinema, televisione, teatro, musica e articoli di cultura.