Martæ – nome d’arte della cantautrice e chitarrista Marta Boraso – è una giovanissima artista (19 anni) che si affaccia sul panorama musicale italiano con un disco raffinato ed elegante, proposto con grazia e talento. La sua musica riflette le sonorità della scena indie/pop, ma anche il suo background di musica e chitarra classica. L’EP dal titolo “L’Ultima Volta” è uscito il 14 giugno. Il suo  primo singolo è “Amelia” e il brano è una sua personale immaginazione-interpretazione di uno dei personaggi chiave del romanzo “La bella estate” di Cesare Pavese. Ne abbiamo parlato con lei.

Perché hai deciso di chiamarti proprio così?
“Il mio nome d’arte nasce dal fatto che sono affezionata al mio nome di battesimo, Marta e non volevo perdere del tutto la mia identità.
Così ho cercato qualcosa di simile, e ho trovato Marte, che è il pianeta della musica secondo la filosofia tolemaica e mi è sembrato perfetto”.

Sei giovanissima ma sei sempre stata un’appassionata di musica?”
“Diciamo che mi sono trovata quasi per caso a fare musica, all’età di undici anni, iscrivendomi al corso musicale delle scuole medie che all’epoca frequentavo: con gli anni ho sempre continuato a suonare, a portare avanti questo impegno, quello che per me non era più solo un divertimento, ma con il tempo si è trasformato in grande amore; mi sono dedicata tantissimo alla musica classica, che porto avanti ancora oggi, frequentando il conservatorio, ma ho anche da sempre scritto brani miei, come valvola di sfogo fino… ad arrivare a oggi!”.

Chi hai sempre musicalmente amato?
“Sono cresciuta con la musica classica, quindi metà del mio amore va verso i grandi compositori, mentre l’altra metà, quella moderna, è nata con gli anni: ascolto molti generi musicali differenti, ma i gruppi e i cantanti ai quali sono affezionata da tanto tempo sono sicuramente gli Snarky Puppy, Levante, Demian Rice, Joan Thiele, Jack Savoretti: sto andando indietro con la memoria per cercare di ricordare gli anni della mia adolescenza”.

Com’è nata questa tua passione?
“Diciamo che è una passione nata naturalmente. Da “gioco” si è trasformato tutto molto velocemente in “ragione di vita”, quasi senza che me ne accorgessi: il giorno prima stavo suonando le solite cose e il giorno successivo ho sentito il cuore esplodere.
Penso che sia da lì che per me suonare è diventata una vera passione, qualcosa senza la quale mi sentivo vuota e alla quale volevo dedicare realmente tutta me stessa: tutto ciò è successo precisamente durante il mio anno di quarta superiore e l’evoluzione che ha fatto questo percorso, questo grande amore, talvolta sofferente, ma con tanti bei momenti mi ha fatta arrivare ad oggi, momento della mia vita in cui sento di aver realizzato un pezzetto di sogno”.

“L’ultima volta” cosa racconta?
““L’ Ultima Volta” racconta la mia storia in un certo senso, è una sorta di catarsi, di esorcizzazione di tanti e vari sentimenti, varie parti di me che fanno parte del passato, di quello che sono stata e che non mi appartengono più.
È proprio per questo che ho deciso di chiamarlo così, per sottolineare il netto distacco fra il passato e uno, spero, felice futuro”.

E “Amelia”?
““Amelia” racconta la mia personale visione di uno dei personaggi del romanzo “La bella estate” di Cesare Pavese: una femme fatale, una donna sensuale che fa la modella per i pittori della Torino dell’epoca, che pullula di artisti bohemièn; nella mia ottica è un po’ la donna dei sogni, una di quelle donne bellissime, che tutte segretamente vorremmo essere”.

Cosa vorresti arrivasse a chi ti ascolta?
“Alle persone che mi ascoltano vorrei far arrivare tutto quello che ho dentro, che sento di poter dire, in maniera più o meno complicata e/o raffinata.
Far vedere loro questa giovane ragazza che lotta per e crede in quello che fa”.

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Giulia Farneti
Quando la musica, il cinema, il teatro e la televisione si uniscono al giornalismo dando vita a una passione costante per l'arte, lo spettacolo è inevitabile. Dopo aver collaborato con il quotidiano Infooggi (redazione siciliana) occupandosi di criminalità organizzata, ha aperto anche la rubrica settimanale “Così è (se gli pare)” di cui era anche responsabile con Alessandro Bertolucci. Ha collaborato con i quotidiani La Nostra Voce, Resto al Sud e con il mensile IN Magazine. Attualmente collabora con il Corriere Romagna che ha sede a Rimini, con il mensile PrimaFila Magazine che si occupa di cinema e libri, ed in ultimo ma non per importanza, con Showinair.news, l'attuale Testata Giornalistica, con articoli e interviste inedite a personaggi dello spettacolo del cinema, televisione, teatro, musica e articoli di cultura.