Ancora una volta nel 2019 il cinema italiano ha vinto, o meglio hanno vinto prodotti cinematografici che hanno lasciato il segno e un’impronta indelebile nella storia della settima arte. Ai Nastri d’Argento di quest’anno vince “Il Traditore”. Marco Bellocchio nel film racconta le vicende di Tommaso Buscetta e guadagna ben sette premi da parte del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani (un record): nastro per il protagonista bravissimo Pierfrancesco Favino, per i non protagonisti eccellenti Luigi Lo Cascio e Fabrizio Ferracane, per miglior film, regia, sceneggiatura, montaggio e colonna sonora.
La 73esima edizione dei Nastri d’Argento ha visto poi anche come “Migliore attrice protagonista” Anna Foglietta per “Un giorno all’improvviso”, Marina Confalone come “Migliore attrice non protagonista” per “Il vizio della speranza”, Paola Cortellesi come “Migliore attrice di commedia” per “Ma cosa ci dice il cervello”, Stefano Fresi ha avuto ilNastro per il “Miglior attore di commedia” per ben tre film, quali “C’è tempo”, “L’uomo che comprò la luna” e “Ma cosa ci dice il cervello”, oltre che il prestigioso “Nino Manfredi”, consegnato direttamente dalla moglie di Manfredi, Erminia e dalla nipote Sarah Masten. La “Miglior commedia”è stata “Bangla” dell’esordiente Phaim Bhuiyan. I Nastri d’Argento speciali sono andati alle cantanti Noemi e Serena Rossi, rispettivamente la prima vince per “Domani è un altro giorno” di Ornella Vanoni nel film omonimo, la seconda per “Io sono mia” dedicato a Mia Martini.
Il “Miglior cameo dell’anno” va ad Adriano Panatta per aver interpretato sè stesso nel film “La profezia dell’armadillo”. Sono stati quest’anno ben quattro i premi assegnati a quattro giovani attori, considerati da pubblico e critica, promesse del nostro cinema di domani: Chiara Martegiani per “Ride”, Pietro Castellitto per “La profezia dell’armadillo”, Giampiero de Concilio per “Un giorno all’improvviso” e Benedetta Porcaroli per “Tutte le mie notti”.