Niccolò Cervellin, in arte Soniko, è un giovanissimo cantautore rock e pop nato Cittadella (PD) nel 2001. Nonostante la sua giovanissima età, ha già all’attivo due singoli “Kissa” e “Amare l’amore”, entrambi rimasti in classifica radio indie e emergenti per svariate settimane raggiungente posizioni molto elevate. Spinto da sempre da un’incredibile curiosità e voglia di sperimentare nuovi generi musicali, ha creato il MIX POP: un sound inedito che racchiude più generi musicali in un solo brano (pop, trap, dance, rock). Soniko ha poco pubblicato il suo nuovo singolo “Rum & Reggaeton”, un brano fresco ed estivo, caratterizzato dal genere inventato dallo stesso artista del MIX POP. Questo sound è improntato sulla miscela di vari generi musicali in uno solo in chiave pop e commerciale. Ne abbiamo parlato proprio con lui.
Soniko, “Rum & Reggaeton”, il tuo nuovo singolo com’è nato?
“L’anno scorso è uscito la canzone “Kissa” che ha letteralmente spopolato; questo mi ha portato da “emarginato” qual ero ad essere circondato da moltissime persone, molto spesso opportuniste però. Se da una parte “Rum & Reggaeton”è vero divertimento, dall’altra cerca di far comprendere come molto spesso con il successo porti a perdere le persone vere”.
Il genere è quello del mix pop, ma di cosa si tratta esattamente?
“Non riuscendo a identificarmi in un solo genere, ne ho fatto nascere uno che ne comprenda la maggior parte, ovvero una miscela di generi in chiave commerciale”.
Perché hai scelto come nome d’arte proprio Soniko?
“Mi trovavo in macchina e sono stato superato da un’auto che andava velocissima, a una velocità supersonica. Da qui il mio nome d’arte”.
La tua passione per la musica come e quando è nata?
“L’ho avuta da sempre; nella mia famiglia sono tutti appassionati di musica. Ho ascoltato di tutto: dai Queen a Vasco Rossi, da Nek agli 883, fino a sviluppare una mia personalità musicale”.
Cosa speri arrivi con la tua musica a chi ti ascolta?
“A seconda delle canzoni, i messaggi cambiano. Mi piacerebbe accompagnare le persone nel loro quotidiano e trovare una continuità nel mio lavoro”.