Lui – interpretato ancora una volta da un intenso Luca Marinelli – è un docente universitario di storia romana, è problematico e tormentato. Lei – con il volto di Linda Caridi – è un’insegnante di liceo che vive nel presente nel quale “una cosa è già bella durante, non solo dopo, quando te la ricordi“. Lui i ricordi li immagazzina, uno dopo l’altro senza poi riuscire a distinguere il presente dal passato e viceversa, senza conseguentemente riuscire a pensare a un possibile futuro.
La loro storia d’amore viene raccontata unicamente attraverso i ricordi, dagli stati d’animo, dal tempo e dalle differenze di punto vista, dei giovani protagonisti. A quasi dieci anni da “Dieci inverni”, il suo lungometraggio di esordio, torna dietro la macchina da presa Valerio Mieli con “Ricordi?” per accarezzare i suoi protagonisti con una regia avvolgente, grazie anche alla direzione della fotografia di Daria D’Antonio e dal montaggio di Desideria Rayner che danno vita a una trama delicata fatta di nostalgie e di emozioni.
Quello che da oggi viene portato sul grande schermo è il viaggio di due persone nel corso degli anni: insieme e divise, felici e infelici, innamorate tra loro e innamorate di altri, il tutto visto in un unico flusso di colori ed emozioni, esattamente come solo la vita può essere. I due si conoscono raccontandosi episodi d’infanzia; anche la festa in cui si incontrano però è ricordata in due versioni diverse l’una dall’altra: il mondo di lui e malinconico, quello di lei allegro e ancora incantato. Passano gli anni e le cose cambiano: lo sguardo di lui si trasforma, si alleggerisce, mentre quello di lei matura, facendosi più complesso e più scuro. Il rapporto che sembrava consolidarsi rischia ora di perdere quella magia iniziale.
Nel corso della propria esistenza i due ragazzi crescono e cambiano: lui scopre che è possibile un amore che dura nel tempo, lei impara la nostalgia. A distanza, scorrono le immagini di questa loro relazione, come quelle dell’infanzia, di un lutto, di un’amicizia tradita, di una grande gioia; tutto cambia. Si saturano di emozione e si cancellano, fino al punto di riemergere più forti di prima.