Sono state annunciate le candidature per i Golden Globes Awards, l’ambito premio cinematografico che sarà assegnato nella notte tra il 6 e 7 gennaio all’inizio dell’anno nuovo nella cerimonia presentata quest’anno da Sandra Oh e Andy Sandberg. C’è molto fermento tra i candidati perché si sa che questo è un riconoscimento che potrebbe aprire le porte al prestigioso premio Oscar.
Alcuni pronostici si sono rivelati più che fondati. Stiamo parlando di Lady Gaga. La cantante più trasformista del mondo, di origini italiane, protagonista di “A star is a born”, sul set ha abbandonato il suo personaggio da pop star per essere semplicemente se stessa. Al fianco di Bradley Cooper, ha saputo emozionare e compire lo spettatore nel suo primo ruolo da protagonista. Non è stata l’unica a ricevere una nomination ai Golden Globes. Il suo co-protagonista Bradley Cooper ha ricevuto infatti ben due nomination: miglior attore in un film drammatico e miglior regista. Tra i candidati al Golden Globes Awards anche “Shallow”, come miglior canzone. Non poteva mancare il premio più prestigioso: il film “A star is a born” è candidato a miglior film drammatico dell’anno. Quella che Cooper racconta è una storia intensa e profondamente romantica: lui è Jackson Maine, una rock star vittima dell’alcool, mentre lei è una giovane ragazza che scrive musica ma che non canta perché non crede di esserne all’altezza. Appare un Coooper disperato e incantevole mentre si innamora di questa ragazza acqua e sapone con la quale prova a ricominciare. Il successo arriverà, ma ci sarà un prezzo da pagare.
“A star is born” però se la dovrà vedere con “Vice” con un irriconoscibile Christian Bale nei panni del vice presidente Dick Cheney che è riuscito ad accaparrarsi ben sei nomination: miglior commedia, miglior protagonista, miglior sceneggiatura, miglior regista, miglior attrice non protagonista, Amy Adams e miglior attore non protagonista, Sam Rockwell che interpreta George W. Bush. A seguire con cinque nomination per “La favorita” di Yorgos Lanthimos con Olivia Colman, Rachel Weisz e Emma Stone – tutte e tre nominate – sul tormentato regno di Anna Stuart. Altre cinque nomination anche per “Green Book”, storia vera del buttafuori di New York Tony Vallelonga con uno strepitoso Viggo Mortensen candidato, oltre a Mahershala Ali. Quattro nomination, miglior commedia, miglior attrice protagonista Emily Blunt, miglior attore non protagonista Lin-Manuel Miranda nel ruolo del nuovo spazzacamino e miglior colonna per “Mary Poppins”. Quattro nomination anche per il film di Spike Lee, storia vera del detective afroamericano sotto copertura Ron Stallworth che ha il volto di John David Washington, figlio di Denzel. Per il film è anche candidato l’altro attore Adam Driver, oltre al regista e al film.
Non ce l’ha fatta a entrare nella cinquina del miglior film non in lingua inglese l’italiano “Dogman” di Matteo Garrone con un eccellente Marcello Fonte. Al suo posto, rincorrono il premio il messicano “Roma” di Alfonso Cuaron con tre nomination, “Libano” di Nadine Labaki, “Opera senza autore” del regista tedesco Dorian Von Donnersmarck, “Un affare di famiglia” del regista giapponese Koreeda Hirokazu e il belga “Girl” di Lukas Dhont.