“E se la libertà tanto sognata somigliasse invece a un gabbia da cui non si può uscire?” . “Mala Vida” è un romanzo che parla di vita, di amore e della possibilità di farcela, senza arrendersi. Carla, la giovane protagonista, parte per Roma dal Salento per allontanarsi dalla sua famiglia, collusa con la criminalità. Incontrerà in tanti volti sé stessa, arrivando fino al punto di perdersi. Cristel Caccetta, l’autrice del libro, è anche attrice e danzatrice. Dopo aver conseguito il diploma presso l’accademia Teatro Azione, prende parte a vari spettacoli teatrali, film e documentari.
Nel 2016 vince il premio di produzione con lo spettacolo “Terra ca nun senti”. Nel 2018 è tra i protagonisti del film “Vengo anch’io”, di Nuzzo e di Di Biase. Autrice di”Attraverso la sua anima tremo”, con “Mala vida” fa il suo ingresso nel catalogo Leggereditore. Ne abbiamo parlato proprio con lei.
Per quali motivi hai deciso di scrivere questo libro?
“All’età di diciotto anni ho pubblicato il mio primo romanzo “Attraverso la sua anima… tremo”, il protagonista era Claudio, il fratello di Carla, la protagonista di “Mala Vida”. Questo libro nasce dall’esigenza di riscatto di Carla in seguito ad una grande perdita subita. Quindi nasce dalla mia volontà di dimostrare la possibilità di rinascita e di cambiamento”.
Perché intitolarlo proprio “Mala Vida”?
“Perché Carla, la protagonista, si porta dentro e dietro un vissuto crudele e difficile, un vissuto che condiziona le sue scelte e le sue relazioni e, nonostante provi a tenere le distanze dalle sue origini e dalla sua famiglia collusa con la malavita, sarà costretta a tornare a casa per fare i conti con il suo passato”.
La protagonista del tuo romanzo è Carla. Ci racconti di lei?
“E’ una giovane ragazza di vent’anni che scappa via da casa con lo scopo di trovare, forse, il suo posto nel mondo. Non si riconosce nella sua famiglia, nei luoghi che ha sempre frequentato, non si riconosce in quella persona che sta diventando. Soprattutto deve fare i conti con un grande senso di colpa, che la opprime e che non riesce a decifrare”.
Carla cerca la libertà. Perché?
Fraintendendo la causa della sua irrequietezza, cerca sé stessa nel costante movimento e cambiamento. In realtà è il peso che si porta dentro a farla sentire in una gabbia”.
Cos’è per te la libertà?
“E’ assenza di giudizio, verso sé stessi e gli altri. Ognuno di noi deve fare i conti con il proprio ego e dunque dovrebbe lavorare su sé stesso, per poter trovare la chiave per uscire dalla propria gabbia”.
A fare da sfondo a questa storia, la malavita e l’amore. Cosa le unisce e cosa le divide?
“Nulla unisce la Malavita e l’ Amore. Non può esserci amore lì dove l’Ego, ossia “il desiderio di ricevere solo per sé stessi” ha preso il sopravvento”.
Chi è Cristel Caccetta?
“Sento di poter essere un mezzo attraverso cui la Luce può esprimersi, dunque una sorta di “Messaggero”. Non a caso il significato del nome Cristel è Stella di Cristo”.
Sei scrittrice, attrice e danzatrice. Cosa lega, secondo te, e cosa divide queste tre professioni?
“Ho cominciato ad approcciarmi alla recitazione perché, quando danzavo, sentivo il bisogno di esprimermi anche a parole e, quando scrivevo, sentivo invece l’esigenza di muovermi per caricarmi di nuova energia o per scaricare la tensione che impediva alle parole di venir fuori. Per me la recitazione è una sorta di fusione delle altre due discipline, non a caso sono anche necessarie per il bagaglio di un attore. Io ad esempio sento di non poterne fare a meno. Tutte e tre le professioni possono permettere all’uomo di esprimersi utilizzando il proprio bagaglio personale, le proprie esperienze, insomma se stessi”.
Hai preso parte a “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino. Qual è la vera bellezza secondo te?
“La bellezza secondo me è in ogni gesto d’amore incondizionato”.
I tuoi prossimi progetti?
“Sto lavorando sulla sceneggiatura di un lungometraggio. Cerco di lavorare su me stessa per diventare una persona migliore, un’attrice migliore, una scrittrice migliore”.