Dopo cinque anni di attesa da “Io non appartengo più”, il 9 novembre è uscito “L’infinito”, il nuovo album di Roberto Vecchioni, prodotto da Danilo Mancuso. Il disco comprende 12 canzoni inedite con musica e parole del noto cantautore lombardo. Questo, a differenza dei precedenti, è un vero e proprio album manifesto. «Si tratta di un’unica canzone divisa in 12 momenti», ha dichiarato Vecchioni.
Il tutto è ambientato in una dimensione temporale con un forte richiamo letterario, ovvero la necessità di trovare l’infinito al di là della siepe, dentro noi stessi. Tra i vari singoli, il primo è “Ti Insegnerò a volare” – in radio dal 9 novembre – ispirato alla storia di Alex Zanardi e vede l’eccezionale ritorno sulla scena musicale di uno dei più grandi cantautori italiani qual è Francesco Guccini che, per la prima volta, canta con Roberto Vecchioni.
I padri della canzone d’autore pongono il loro sguardo sulle nuove generazioni in un periodo storico che sembra quasi annullarsi nell’effimero e nella precarietà culturale e artistica, cercando però di sfidare l’impossibile. «Questo brano – spiega Vecchioni – si specchia direttamente in quella che è stata chiamata la “canzone d’autore’”e che non c’è, non esiste più dagli anni ’70. In realtà l’intero disco è immerso in quell’atmosfera perché là è nato e successo tutto. Là tutto è stato come doveva essere, cioè immaginato, scritto e cantato alla luce della cultura, semplice ed elementare oppure sottile e sofisticata, ma comunque cultura. Forse per questo Francesco – che ho fortemente voluto nel mio disco per quello che rappresenta e lo ringrazio ancora di esserci stato -, ha scelto di cantare con me».
Il disco è disponibile in formato CD, in edizione Deluxe arricchita dal saggio “Le parole del canto. Riflessioni senza troppe pretese” e in Vinile Limited Edition.