ROMA – Divisa tra Italia e Stati Uniti, Alice Torriani sta diventando sempre più nota nel nostro Paese perché è tra i protagonisti di due recenti serie di successo: “Il Paradiso delle Signore”, dove interpreta una ricca bancaria e “A un passo dal cielo” dove invece ha il ruolo di una ragazza molto stravagante. Ha debuttato recentemente al Festival dei due Mondi di Spoleto con “Giudizio possibilità, essere” con la regia di Romeo Castellacci. In queste settimane la stiamo vedendo nella terza stagione de “Il Paradiso delle signore” su Rai1.
Torriani, la vedremo recentemente nella nuova stagione de “Il Paradiso delle Signore”. Perché accettare nuovamente questo ruolo?
“Perché sono molto affezionata al personaggio di Andreina; nelle due stagioni precedenti ha avuto grandi cambiamenti e in questa terza stagione affronterà situazioni molto complesse e si troverà nel punto opposto dal quale era partita nella prima stagione. Per un’attrice era una sfida molto interessante”.
Interpreta, appunto, Andreina, una ricca bancaria. Ci racconta un po’ di lei?
“Nella prima stagione era la figlia viziata di una ricchissima e potente famiglia di Milano; nella seconda stagione, con la morte del padre dovrà affrontare nuove responsabilità prendendo in mano la banca di famiglia e nella terza invece sarà ricercata dalla polizia perché accusata di essere complice insieme alla madre dell’omicidio di Pietro Mori. Sarà dunque messa a dura prova e riscoprirà il valore e il senso delle cose semplici, cambierà moltissimo e avrà un percorso molto avventuroso”.
Come si è preparata per questo ruolo?
“Ho visto moltissimi film di quell’epoca per respirare quel tipo di atmosfera e per studiare il portamento delle donne, molto lontano dal modo in cui siamo abituate a muoverci oggi, spesso costrette a dover dimostrare forza e carattere a volte a discapito di una certa grazia e un’ affascinante fragilità. Ho lavorato alle scene con la mia coach Aglaia Mora, che adoro”.
Come cambia Andreina nel corso delle stagioni televisive?
“Nella prima stagione Andreina era una donna capricciosa, abituata ad ottenere sempre ciò che desiderava; nella seconda scopre i suoi talenti manageriali e di donna d’affari ma poi, dopo il litigio con la madre, inizia a comprendere il valore di ciò che davvero conta: gli affetti e l’amore. Perde la testa per Vittorio Conti e comincia una relazione con lui. Nella terza è una latitante, accusata di complicità nell’omicidio di Pietro Mori, perderà la madre e dovrà scappare continuamente, sempre sola ad affrontare situazione difficilissime. Solo la vicinanza di Vittorio la aiuterà a superare momenti difficilissimi”.
Quest’anno la fiction andrà in onda nel pomeriggio. Pensa che i “devoti” del “paradiso” gli resteranno fedeli nonostante il cambio di orario?
“Non so fare un pronostico, molte persone in quell’orario lavorano, ma visto che ci sono nuovi personaggi e nuove storie credo vincerà la curiosità”.
Lei è giovane ma ha fatto una full immersion di un’epoca un po’ lontana. Che idea si è fatta di quegli anni?
“Mi sembra si respirasse un’aria di rinascita, di possibilità, di entusiasmo, aspetto che in questo momento storico è invece molto sbiadito. Quando sono sul set ho la sensazione di essere circondata da eleganza, rispetto, e grazia”.
Chi è Alice Torriani?
“Non è sicuramente una cosa sola; non amo definirmi, anche perché qualsiasi definizione sarebbe transitoria, valida solo per quel momento. Invece per fortuna siamo in continua evoluzione dunque in questo momento Alice Torriani è un’attrice di teatro performativo? O una scrittrice di romanzi ? O un’attrice televisiva? Forse tutte queste cose, ma anche nessuna”.
Ha recentemente fatto parte di “Giudizio possibilità essere”. Com’è stato?
“Un’esperienza meravigliosa. Adoro il lavoro di Romeo Castellucci e sarò sempre grata di avere avuto la possibilità di conoscerlo e di lavorare con lui. Ogni suo spettacolo è un “atto” forte e significativo e poterne fare parte è un grande privilegio”.
Ci dice un po’ del suo personaggio?
“Non c’era un vero e proprio personaggio, noi quattro attrici ci scambiavamo continuamente i ruoli, all’inizio dello spettacolo infatti c’è una scena dove ci tagliamo le lingue, come a dire che la parola ha perso di significato per il rito che dobbiamo compiere”.
Ha fatto parte anche del cast di “Un passo dal cielo” nel quale interpretava una ragazza un po’ sui generis. Le somiglia? Cos’avete in comune?
“Ho interpretato il ruolo di Cristina Fabbricetti ed è stato divertentissimo,con lei ho in comune sicuramente una certa follia, un desiderio di fare le cose a modo mio senza rendere conto a nessuno”.
I suoi prossimi progetti?
“Sto provando uno spettacolo per il Teatro Stabile dell’Umbria con Liv Ferracchiati, un giovane regista che ha partecipato alla Biennale Teatro l’anno scorso. E a fine ottobre uscirà il mio secondo romanzo “Una vita a posto” edito da Fandango Libri. Il protagonista è un uomo di cinquantasette anni, imprigionato in una quotidianità dove ogni giorno è uguale al precedente, che trova il varco per un’altra dimensione, e salta in una delle sue vite parallele, dove si innamora perdutamente di Melissa, una creatura misteriosa e affascinante. Un libro che parla di desiderio, pulsioni nascoste e compromessi”.